Il chimigramma
Un "chimigramma" è a tutti gli effetti una immagine fotografica che si ottiene con la modalità "off-camera", ovvero senza l'utilizzo di una macchina fotografica. per realizzare un chimigramma servono quattro vaschette e dei componenti chimici misti ad acqua, e dei fogli di carta fotosensibile dove andremo a realizzare la nostra opera. La prima vaschetta, che si chiamerà sviluppo, che farà scurire i sali d'argento presenti sulla cara fotosensibile, conterrà: in proporzioni uno a nove, idrochinone (uno) diluito in acqua (nove). La seconda, chiamata arresto, conterrà acqua e acido acetico. La terza, poi, chiamata fissaggio servirà ad eliminare i sali d'argento dal foglio di carta fotosensibile. Questo conterrà, in proporzioni due a otto, iposolfito di sodio (due), diluito in acqua (otto). L'ultima vaschetta poi servirà solo da ausilio; in quest'ultima infatti sarà messa poca acqua cosicché poi si potranno depositare al suo interno le fotografie. Se volete provarci anche voi ecco come fare: per ottenere la prima fotografia dove vi ho scritto una frase sono partito dal fissaggio, per poi passare all'arresto e successivamente allo sviluppo. Appena il foglio sarà diventato nero (tranne le scritte), lo si riporterà di nuovo nell'arresto per poi riporlo nell'ultima vaschetta.
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BIGLIETTO DI SCUSE |
Invece, nella seconda fotografia ho disegnato un triangolo arrotondato con l'ausilio di un pennello grande. Appena il mio triangolo si era scurito ho deposto la fotografia nell'arresto, e successivamente nel fissaggio, cosicché potessi esporlo ancora alla luce senza che diventasse pian piano tutto nero, perché, come ho già detto precedentemente, il fissaggio serve a togliere tutti i sali d'argento presenti sul foglio.
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TRINITA' |
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