lunedì 17 ottobre 2016

Il chimigramma

Un "chimigramma" è a tutti gli effetti una immagine fotografica che si ottiene con la modalità "off-camera", ovvero senza l'utilizzo di una macchina fotografica. per realizzare un chimigramma servono quattro vaschette e dei componenti chimici misti ad acqua, e dei fogli di carta  fotosensibile dove andremo a realizzare la nostra opera. La prima vaschetta, che si chiamerà sviluppo, che farà scurire i sali d'argento presenti sulla cara fotosensibile, conterrà: in proporzioni uno a nove, idrochinone (uno) diluito in acqua (nove). La seconda, chiamata arresto, conterrà acqua e acido acetico. La terza, poi, chiamata fissaggio servirà ad eliminare i sali d'argento dal foglio di carta fotosensibile. Questo conterrà, in proporzioni due a otto, iposolfito di sodio (due), diluito in acqua (otto). L'ultima vaschetta poi servirà solo da ausilio; in quest'ultima infatti sarà messa poca acqua cosicché poi si potranno depositare al suo interno le fotografie. Se volete provarci anche voi ecco come fare: per ottenere la prima fotografia dove vi ho scritto una frase sono partito dal fissaggio, per poi passare all'arresto e successivamente allo sviluppo. Appena il foglio sarà diventato nero (tranne le scritte), lo si riporterà di nuovo nell'arresto per poi riporlo nell'ultima vaschetta.
BIGLIETTO DI SCUSE
Invece, nella seconda fotografia ho disegnato un triangolo arrotondato con l'ausilio di un pennello grande. Appena il mio triangolo si era scurito ho deposto la fotografia nell'arresto, e successivamente nel fissaggio, cosicché potessi esporlo ancora alla luce senza che diventasse pian piano tutto nero, perché, come ho già detto precedentemente, il fissaggio serve a togliere tutti i sali d'argento presenti sul foglio. 
TRINITA'

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