Oggi vi voglio parlare del nuovo laboratorio sull'alfabetizzazione fotografica.
Questo sarà l'ultimo post su questo argomenti ma non mancheranno spiegazioni approfondite e immagini. L'argomento di questa ultima lezione sull'alfabetizzazione fotografica è lo scansiogramma, uno strumento che ci da la possibilità di ottenere immagini fotografiche senza l'utilizzo di una macchina fotografica ma con l'utilizzo di un dispositivo digitale.
Ma come si ottiene l'immagine qui di seguito?
partner in crime |
Mettendo a contatto degli oggetti o parti del corpo sul piano vetro dello scanner.
Ma cosa succede al suo interno? il gruppo lampada/specchio si muove lungo il piano di vetro dello scanner emettendo un fascio di luce che va a colpire le singole celle fotosensibili del sensore CCD.
Qual'è allora l'azione del sensore CCD? all'interno di ogni singola cella fotosensibile si crea una carica elettrica dovuta alla reazione col silicio che a contatto con la luce trasforma i fotoni in elettroni. Ma non finisce qui il processo, perché il convertitore A/D (convertitore analogico/digitale) trasforma il flusso di segnali elettrici e li converte in dati numerici. Però per arrivare ai pixel che la compongono abbiamo bisogno di un altro passaggio, quello che compie il processore: ovvero quello di trasformare i dati numerici in pixel con ognuno un colore proprio, e che poi nel suo intero andranno comporre l'immagine virtuale da me ottenuta. Ho realizzato questa opera con il mio compagno di classe Daniele Capoccia.
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