lunedì 27 marzo 2017

Teoria del campo

Buongiorno, e bentornati sul mio blog. Il lavoro di oggi riguarda la teoria del campo ritratto, ovvero quando il soggetto è un essere vivente e paesaggio quando il soggetto ripreso è inanimato. La teoria del campo è una teoria psicologica di matrice Gestalt, nella quale l'attenzione ai processi percettivi, tipica di tali teorie, viene estesa da Kurt Lewin fino ai processi sociali e di gruppo.
La teoria del campo sostiene che la percezione di un campo di fiori d'estate varia in base all'individuo che lo osserva. Ad esempio, un passeggiatore domenicale si soffermerà ad osservare l'ambiente e a percepirne gli stimoli, osservando anche il grande spazio attorno a lui, mentre per un soldato il campo di fiori diventa un campo di battaglia, e il suo unico obiettivo è quello di fuggire e di salvarsi, quindi la percezione dello spazio si riduce, per esempio, ad un cespuglio dove potrà nascondersi. Infatti la teoria sostiene anche che la percezione dell'ambiente circostante e degli stimoli che ci fornisce, varia in base all'individuo, allo stato d'animo e alla situazione in quel determinato momento.
Il campo è anche inteso quale metodo psicologico di analisi dei fenomeni sociali, visti nella loro interdipendenza. La teoria prevede l'esistenza di uno spazio psicologico dove sono presenti dei comportamenti (C) che sono funzione degli spazi di vita delle persone (S) formati dalle persone (P) e dagli ambienti (A), C=f(PA).
Le situazioni psicologiche vengono analizzate e valutate in relazione al contesto di riferimento, nel quale agiscono delle forze, rappresentabili graficamente, le quali sono in grado di agevolare od ostruire il costituirsi di determinati modelli di comportamento e di condotta.



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